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Osteopatia

Odontoiatria e Osteopatia connubio vincente?

Una bocca in salute è una bocca che assolve correttamente a tutte le sue molteplici funzioni: masticazione, deglutizione, fonazione, respirazione, funzione cognitivo-emotiva. L’apparato stomatognatico entra poi in gioco nell’equilibrio posturale e nella dinamica deambulatoria. 

L’ osteopatia vede l’organismo come un’unica entità, per cui una problematica orale sicuramente potrà creare delle ripercussioni a livello di altri distretti e viceversa, una problematica posturale potrebbe creare problematiche occlusali.

Osteopatia e Ortodonzia

L’osteopatia, dunque, è importante per il paziente in cura ortodontica poiché può facilitare l’adattamento del corpo ai cambiamenti instauratisi con l’applicazione di apparecchi fissi o mobili, evitando l’insorgenza di sintomi dolorosi e aiutando inoltre l’ortodontista nell’accelerare il processo di cura del paziente.

L’osteopatia, entro certi limiti, può aiutare a ridurre le conseguenze di una cattiva occlusione, anche quando non vi è un intervento ortodontico. Tuttavia, può solo ridurre la sintomatologia dolorosa ma il problema articolare e muscolare permane. Quindi una stretta collaborazione tra odontoiatra e osteopata è fortemente consigliata soprattutto per le problematiche cervicali e muscolo tensive di origine stomatognatica.

Le Sollecitazione meccaniche create dall’apparecchio ortodontico possono provocare delle rigidità a livello delle strutture craniche, le ossa craniche sono infatti connesse tra loro tramite delle articolazioni dette” suture”, le quali presentano elasticità e mobilità. Il compito dell’osteopata, quindi, è quello di affiancare l’ortodontista verificando i cambiamenti posturali del soggetto e tenendo sotto controllo ed eventualmente risolvendo l’insorgenza di fissità e rigidità craniche. L’intervento precoce sul bambino è sicuramente consigliato in quanto avendo un sistema corporeo più malleabile, è decisamente più adatto e risponde più facilmente alle modificazioni indotte dal trattamento osteopatico.

Protocolli efficaci permetteranno una collaborazione vincente tra odontoiatra e osteopata aiutando il paziente a sopportare meglio l’apparecchio ortodontico, accorciando la durata del trattamento stesso.

ATM e Postura

L’articolazione temporo-mandibolare è un’articolazione doppia che si stabilisce tra i due condili della mandibola e le fosse mandibolari e tra i quali è interposto un disco articolare denso fibrocartilagineo. Quest’ultimo è molto importante in quanto permette complessi movimenti offrendo all’articolazione una forza e una mobilità incredibile. Le sue ossa, i suoi muscoli e le sue cartilagini si possono deteriorare con il tempo comportando disturbi a carico dell’articolazione stessa. Una disfunzione dell’ATM può provocare adattamenti di alcune parti del corpo, soprattutto a livello del rachide cervicale e dorsale alto, modificando la struttura sotto stress e provocando al paziente dolore e sconforto.

Il paziente affetto da disordine temporo-mandibolare può riferire i seguenti segni e sintomi: dolorabilità articolare e muscolare, click mandibolari, restrizione o limitazione di movimento mandibolare e difficoltà ad aprire la bocca.

Questi sono gli indici clinici principali ma possono essere associati con altre condizioni che coinvolgono la regione della testa e del collo come emicrania, dolore cervicale o dorsale alto, fibromialgia, acufeni, vertigini, ipoacusia e otiti. Il modo migliore per fare fronte a questi disturbi è attraverso un approccio globale, come quello osteopatico, che prenda in considerazione l’intera struttura muscolo-scheletrica per correggere la cattiva postura.

Per maggiori informazioni, non esitare a chiamarci. Saremo lieti di darti le giuste risposte che cerchi!